Sisma-Bonus

Riferimento: art. 16, comma 1-quater, del DL 4-6-2013, n. 63

Dal 1-7-2020, il Sisma-Bonus è elevato al 110%, secondo la Legge 77/2020 (che ha convertito il Decreto Rilancio), all'art. 119, comma 4, pubblicato a pag. 28 della GU.
Possono essere portate in detrazione le spese per la classificazione sismica, la verifica di calcolo e la documentazione obbligatoria per il Comune, oltre ovviamente ai lavori.
Le spese devono essere sostenute dopo il 1-7-2020, per abitazioni in zona sismica 1-2-3, con procedure iniziate dopo il 1-1-2017. Non è necessario il miglioramento della classe sismica purchè l'intervento rispetti il DL 63/2013, art. 16, commi da 1-bis a 1-septies convertito in L. 90/2013

Chi sceglie il recupero diretto della Detrazione Fisale deve pagare con bonifico di tipologia "Ristrutturazione, art. 16-bis del TUIR" e causale "parlante" (ad esempio: Saldo Ft. 16/2020 - GRBGPP21C04H501S - 01447870476) e poi usufruisce della detrazione in 5 anni. Non serve invio della Comunicazione ENEA.

Chi sceglie l'opzione "sconto in fattura" o "cessione del credito" deve seguire le "Disposizioni di attuazione" pubblicate con Provvedimento di Agenzia delle Entrate (8-8-2020).

In primo luogo (punto 2.1.b alla pag. 3) un professionista deve redigere l'asseverazione tecnica che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati e provvedere al deposito presso lo sportello unico competente di cui ad art. 5 del DPR 3-6-2001, n. 380.
In secondo luogo (punto 2.1c alla pagina 3) il CAF (oppure dottore commercialista, ragioniere, perito commerciale o consulente del lavoro) deve rilasciare il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione di imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati e in seguito provvedere ad inviare la "Comunicazione dell'opzione alternativa".

Progetto di isolamento e impianto per appartamento

RICHIESTA: un'appartamento di circa 80 mq, posto in zona non metanizzata, al primo ed ultimo piano di un'abitazione a schiera, deve essere completamente ristrutturato. Il proprietario desidera distaccarsi dalla vecchia caldaia a gasolio e dal relativo impianto a termosifone che servivano l'edificio...( Leggi tutto )

Ricerca di infiltrazioni dalla copertura

RICHIESTA: in un'abitazione ristrutturata di recente con tetto ventilato si verifica percolazione (gocciolamento) dal sotto-gronda, tanto da sospettare un difetto del manto impermeabile. Viene richiesta un'analisi termografica per capire l'entità ed il punto preciso di infiltrazione ...( Leggi tutto )

Rilievo 3D

Modello interpretativo del quadro fessurativo della Chiesa di S. Giusto di Brancoli (Lucca) - 2017.

Isolare un sottotetto (due casi di studio)

RICHIESTA: isolare un appartamento di circa 80 mq realizzando in proprio l'intervento, con materiali acquistati presso i magazzini di hobbystica ...( Leggi tutto )

Pavimentazione di un piazzale

RICHIESTA: un condominio in zona a vincolo paesaggistico vuole pavimentare in maniera stabile il piazzale di circa 465 mq destinato a parcheggio e manovra delle autovetture ...( Leggi tutto )

Calcolo della dispersione da cassette wc

RICHIESTA: un albergo chiede di quantificare la perdita di energia dovuta a due cassette risciacquo wc che sono state allacciate per errore al servizio ACS.

CALCOLO ASSOLUTO: consumo per riscaldare acqua da 15ºC a 55ºC.
Secondo la formula Energia = m * cp * dT [kcal], dove E è l'energia per scaldare una massa (m) con calore specifico a pressione costante (cp) per un salto termico (dT), dati:
m = 1 litro = 1 kg
cp = 1 kcal/kg
dT = 1ºC
risulta E = 1 kcal
diviso il potere calorifico inferiore del metano tabellato a 9660 Kcal/mc, risulta: E = 1 / 9660 = 0,00010351 mc metano per innalzare la temperatura di 1 litro d'acqua di 1ºC
Ipotizzato che lo scarico del wc avvenga mediante una cassetta di 10 litri che sfrutta acqua a temperatura sorgente di 15ºC e questa sia scaldata per errore fino a 55ºC di accumulo, risulta:
10 litri * 40 dT * 0,00010351 = 0,0414 mc di metano consumato ad ogni scarico

CALCOLO RELATIVO: consumo percentuale rispetto al totale del servizio acs.
Dato 72 camere x 1 bagni composti da:
lavabo = consumo stimato = 10 litri * 3 min * 2 pp * 5 volte * 200 gg = 60.000 litri / anno
bidet = consumo stimato = 6 litri * 3 min * 2 pp * 0,2 volte * 200 gg = 1.440 litri / anno
doccia = consumo stimato = 12 litri * 5 min * 2 pp * 1 volte * 200 gg = 24.000 litri / anno
ipotizzando inoltre 3 bagni nelle zone comuni composti da:
lavabo = consumo stimato = 10 litri * 3 min * 30 pp * 1 volte * 200 gg = 180.000 litri / anno
risulta un consumo ordinario di acs = 265.440 litri / anno
mentre per errore il consumo di acs per scarico wc può essere stimato come:
2 cassette wc * 10 litri * 2 pp * 4 volte * 200 gg = 32.000 litri / anno
in proporzione risulta 32.000 : 265.440 = x : 100
dove x = 12,05% del consumo/anno di acs che finisce per errore negli scarichi wc
Ora, posto per ipotesi 100% = consumo di metano per gli usi climatizzazione e acs (attenzione occorre escludere l'uso per cottura) e di questo fissato per ipotesi il 35% = consumo per solo uso acs, allora risulta che il consumo di acs che finisce per errore negli scarichi wc è uguale a:
35 x 12,05 / 100 = 4,21% del consumo di metano/anno
e di conseguenza conoscendo la bolletta annua del metano (per i soli usi climatizzazione e acs) si può stimare la spesa dovuta all'errore impiantistico