La muffa e la condensa possono essere contrastate in maniera efficace con l'impiego di unità decentralizzate di ventilazione meccanica controllata (VMC), dette anche recuperatori di calore.
Si tratta di apparecchi piuttosto economici (fornitura e posa in opera oscillano tra 1.000 e 2.000 euro) e semplici da gestire, che garantiscono il ricambio d'aria (anche contro il rischio di furti o di inquinamento, pensate ad una abitazione con le finestre verso la strada), facili da installare (nel caso di ristrutturazione non occorre modificare ulteriormente gli impianti o i soffitti per aggiungere canali e bocchette).
Ovviamente hanno dei limiti di prestazione: possono dare un contributo fondamentale contro muffa e condensa, ma in certe condizioni non completamente risolutivo.
Considerato che l'aria viziata estratta dall'abitazione è caldo-umida, normalmente a temperatura 19ºC ed umidità relativa 65%, mentre l'aria fresca immessa dall'esterno è fredda-secca, per ipotesi a temp. 12ºC ed u.r. 55%, si verifica che il ricambio d'aria è efficace (sensazione di benessere, aria pura) ed è anche efficiente nella misura garantita dal prodotto (recupero di calore compreso tra il 50 e il 70% a seconda delle marche e dei modelli, con conseguente risparmio sull'energia necessaria per riscaldare l'aria nuova immessa).
In queste condizioni la VMC previene anche la formazione di muffe e condense perchè mantiene l'aria in movimento e la temperatura costante (elimina i picchi di bassa temperatura tipici ad esempio di chi spalanca le finestre al mattino).
Del resto la VMC non è un deumidificatore e non può fare miracoli. Si riscontrano in particolare due casi nei quali il suo funzionamento non è sufficiente a risolvere il problema della muffa e della condensa.
Nel primo caso quando per negligenza o per necessità continuano a verificarsi condizioni sfavorevoli interne all'abitazione, come:
- stendere la biancheria ad asciugare
- cucinare senza la cappa d'aspirazione
- stirare a vapore
- eccedere nell'uso di acqua calda per l'igiene
In altri casi le condizioni ambientali esterne sono esse stesse sfavorevoli, quando ad esempio sta piovendo o c'è nebbia, come nel caso dei report meteo sotto (fonte: archivio bollettini meteo di www.ilmeteo.it):
con il risultato di importare umidità dall'esterno e peggiorare la situazione. In questo caso conviene proprio SPENGERE la VMC, mentre potrebbero restare accese le unità trattamento aria di macchine ben più complesse e costose.
In conclusione nella prevenzione da muffe e condense oltre a dimensionare e installare correttamente la VMC occorre monitorare le condizioni interne ed esterne all'abitazione ed abbinare l'uso della VMC a quello di un deumidificatore portatile. Pertanto si consiglia di seguire le istruzioni della figura seguente:
(2015)